domenica 27 luglio 2014

La Metamorfosi della Lonza

Per ricollegarsi ai post dedicati alla più temibile delle fiere: la Lonza.
Alla sua genesi e al potenziale simbolico che la contraddistingue, rispetto al Leone e alla Lupa, inerente la Lussuria si è portata a termine questa trasformazione al femminile, come conclusione di un percorso di ricerca formale ed estetica, stimolato dall'incipit dantesco: La Metamorfosi della Lonza.


Pittura di grande formato cm 100x70, realizzata ad acrilico e tempere.
Nel testo Dante fa più volte riferimento alle movenze flessuose e a tratti provocatorie dell'animale, fortemente caratterizzato dall'iconografia religiosa medievale come "incontinente" per la sua natura libidinosa.
A seguire alcuni dettagli dopo le definizioni finali.






Da tempo si pensava a questo tipo di composizione, nella quale ad opera della fiera si creasse un limite invalicabile di proiezioni emanate dall'animale-figura stessa.
In qualche modo quest'ultima, respinge il poeta indietro dentro la selva.

Infine tutti i passaggi di lavoro intermedi:











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