venerdì 3 agosto 2007

STUDIO PER DANTE


Procediamo con l’identificazione del personaggio.
“Nel mezzo del cammin di nostra vita”, a occhio e croce sui trentacinque anni.
Fisico asciutto, volto smagrito e senza tralasciare qualche aspetto tradizionale come il naso ricurvo e pronunciato.
Affinità elettiva fisionomica.
Dante nel suo insieme denota l’appartenenza all’epoca medievale , ma filtrata attraverso la lente della contemporaneità.
Tascapane a tracolla usata dai viaggiatori per portare un diario (blog?), camicia senza colletti all’insù e caratteristica nuova: capelli lunghi e arruffati.
Dante è spettinato solo come certi poeti di tendenza sanno essere, troppo presi dalla furia di annotare e scrivere di sé e delle loro esperienze per curare il loro aspetto.
Interessante può sembrare il modello David Linch ma troppo connotato con gli anni novanta.
Ci si chiede che tipo di pettinatura potesse avere Dante sotto il peso ingombrante dei para- orecchi di cotone e a cuffia provvisti di laccetti per l’inverno, il berrettone floscio nella parte posteriore e un 300 g di foglie d’alloro.
Forse era calvo!
Il mio Dante all’inizio del suo viaggio, quando capisce che ha oltrepassato il “limite dell’oltretomba”, si sfila di sopra il capo tutto questo materiale ingombrante e lo getta via nel baratro o in mezzo a qualche visione allucinata che la sensazione di perdita della retta via gli ha procurato.
Per quanto riguarda il vestiario ci si rimanda come semplice pretesto a Simone Martini di Siena che meglio di Giotto ha saputo riprodurre le frivolezze del benessere artistico.
Benessere solo temporaneo, perche a cominciare già dall’incontro con il mitico Caronte e con la sua “Carretta dei Dannati”, queste povere vesti si lacereranno, infangheranno e daranno al poeta più una visione da mendicante.
Per ultime e non per importanza le scarpe.
Dante macinerà davvero molti chilometri. Scalerà rupi e pendii, e oltrepasserà terreni sicuramente non asfaltati.
Forse alla fine del terzo canto quando capisce di non potersi imbarcare da clandestino nella Carretta avrà già consumato le esili suole e sarà ridotto a piedi nudi.

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