giovedì 9 agosto 2007

STUDIO PER DANTE-VOLTO ED ESPRESSIONE


Dante appare più giovane rispetto all’iconografia tradizionale. Quando procederà per i vari gironi dell’Inferno ma ancora prima, quando scoprirà che gli è impedito oltrepassare l’Acheronte con la folla dei dannati, ospite della “Carretta” di Caronte, il suo volto comincerà ad abbrutirsi e simbolicamente ad invecchiare.





Nel lungo viaggio che lo attende si può anche pensare alla calvizie come condizione massima di illuminazione divina o come estrema crisi di nervi dopo averne viste di tutti i colori! Già dal terzo canto la barba lunga e la prima presa di distanza nei riguardi degli “Ignavi”, determineranno un invecchiamento precoce, testimone di un male tutto interiore del poeta che soffre per la sorte di esseri divorati da vermi, vespe e mosconi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi piace questa umanizzazione della figura di Dante, di solito così distaccata e lontana nelle immagini di Gustave Doré. Nei Tuoi disegni appare come un uomo dei nostri giorni. Ho imparato ad apprezzare e scoprire veramente Dante sui banchi dell'Università e, dalle sue splendide Cantiche, mi è sempre sembrato di poter cogliere anche i sentimenti e le paure dell'uomo di oggi. Gustave Doré ci ha regalato un ritratto corrispondente a quello lasciatoci dal Boccaccio ("d'animo alto e disdegnoso molto"), tu ci doni il volto di uno di noi. Grazie e buon lavoro.