L'iconografia tradizionale maschile di Virgilio è completamente reinventata e trasformata in un essere di pura fantasia.
Un personaggio chiave che sembra avere le fattezze di una donna.
Certo, l'anatomia che non risalta per grazia femminea e fragilità estetica può ricordare il fisico di certe atlete olimpioniche e a tratti culturiste.
Ma il tutto ha un suo perchè.
Qualcuno ha detto che un "classico" deve essere passabile per qualsiasi interpretazione.
E in tanti dovranno pazientare e avere fiducia e non fermarsi soltanto alla prima impressione.
I puristi e conservatori dell'immagine del poeta mantovano obietteranno la scelta di far sterzare la trama della storia verso il "Fantasy" con l'intrusione di una testa animalesca e a forma di "farfalla".
Ma gli attenti osservatori e i conoscitori dei grandi trittici pittorici di Francis Bacon, riconosceranno in questa oscura forma un'Erinni della tradizione classica.
Particolari di erinni dai trittici di Francis Bacon
Le Erinni delle tragedie greche prefiguravano con il loro aspetto cattivi presagi. Come nelle ombre allungate e nere degli sfondi dei quadri del pittore inglese, questa forma con ali e antenne, apparentemente indistinta e incomprensibile, ci ricorda una immagine primordiale; un enigma che si conoscerà soltanto quando Beatrice mossa da compassione per il suo poeta smarrito non la scelga a modello per diventare guida e faro per intrapendere il viaggio nell'Oltretomba.
1 commento:
Virgilio per Dante è un padre spirituale un poco dannato perché pagano... un Virgilio contemporaneo come tu lo vuoi disegnare dovrebbe avere quelle caratteristiche e mi pare che tu riesca ad esprimerle con questa figura in bilico tra il maschile ed il femminile, tra il rassicurante e il funesto...
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